La Voce dei Berici Domenica 10 aprile 2011
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6 Ottobre 2016
“Erika” guarda al futuro anche tra le difficoltà/
L’associazione Onlus ha presentato il bilancio preventivo/
L’Associazione Erika guarda al futuro, pur tra le difficoltà della crisi. Questo gruppo, attivo dal 1998 e avente sede a San Giorgio in Bosco in Via Spino 77, continuerà a portare avanti i propri progetti a favore dei minori. Le considerazioni nascono dopo la presentazione del bilancio preventivo 2011, avvenuta a fine marzo, che prevede di poter spendere oltre lOOmila euro per interventi umanitari. «La nostra è una posizione di “nicchia”, che, grazie alla fedeltà di tanti amici, può considerarsi ancora vitale e funzionale per tante realtà, in Italia e nel Mondo, che hanno bisogno di essere conosciute e sostenute – si legge nella relazione, preparata specificamente per l’occasione -. Certi nostri referenti, che pure sono aiutati da altre associazioni, gruppi e privati, contano su di noi per proseguire la loro opera». Tuttavia in questi ultimi due anni i problemi, dovuti principalmente alla crisi economica ancora in atto, si sono fatti sentire: la ricerca dei fondi è divenuta semprepiù affannosa, anche per la riduzione dei contributi da parte di Stato e Regione; le istituzioni patiscono moltissimo i tagli drastici ai propri bilanci, con forti ripercussioni sullo spazio dedicato alla solidarietà. Se poi si aggiungono le difficoltà in generale di moltefamiglie e singoli, il clima generale risulta ulteriormente sfavorevole. «Riteniamo comunque possibile mantenere in vita tante iniziative necessarie per i servizi essenziali e un minimo di rispetto dei fondamentali diritti deUa persona. Se non ci fosse questa generosità diffusa, la situazione sarebbe molto più grave» prosegue il testo. Dal canto suo, l’Associazione proseguirà con le metodologie disempre. «Pur svolgendo lo sguardo al contesto internazionale, facciamo in modo che i componenti di Erika siano tutti della zona: le decisioni devono essere prese insieme e l’impegno dev’essereprolungato nel tempo, condizioni che si ottengono se si abita vicini – spiega il presidente Isidoro Rossetto, a nome dei 44 membri di Erika -. Inoltre, non devono mai mancare riferimenti precisi per quanto riguarda donatori e istituzioni di appoggio». Come a dire concretezza e continuità, presupposti necessari in un percorso di lungo periodo, partito 12 anni fa e che ha visto nel 2004 la trasformazione in onlus dell’Associazione; il suo stesso nome èstato scelto in ricordo di una ragazzina scomparsa in un incidente stradale, quando aveva soltanto 13 anni. Tra gli ultimi progetti finanziati, si contano l’acquisto di un’ambulanza per la comunità di Qui villa in Perù, la scuola di Masanga in Sierra Leone e il sostegno all’orfanotrofio tibetano di Jushu. La raccolta fondi proseguirà attraverso le diverse donazioni, la collaborazione con altre realtà aggregative del territorio e le iniziative concrete sul territorio. Queste ultime vanno dalla presentazione di libri di autori locali, prossimamente Andrea Caneazzo con Sei poesia, all’organizzazione di feste (per esempio la seconda edizione della “Festa per Anna”). Per poi proseguire fino agli eventi culturali come le collettive di pittura e grafica, come a Fontaniva a favore una Comunità dell’Ex Jugoslavia, in collaborazione con il Comitato Unamano; si tratta di una formula realizzativa che punta ad aumentare la propria visibilità e il numero di contributi già sperimentata nei mesi scorsi a Limena, per il comune di Casalserugo. Quindi, c’è la bancarella, per Natale, per la “Festa delle associazioni” e per molte altre occasioni.
A cura di Roberto Turetta
Alcuni ragazzini della Sierra Leone, uno dei Paesi dove “Erika Onlus”
ha sostenuto dei progetti per minori