La Voce dei Berici – Crescono le donazioni e aumentano le iniziative, nonostante la crisi.
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12 Ottobre 2016
La Voce dei Berici – Domenica 25 marzo 2012
SAN GIORGIO IN BOSCO Tempo di bilanci per “Erika” Crescono le donazioni e aumentano le iniziative, nonostante la crisi.
Nell’ultimo anno molti aiuti sono stati rivolti alle famiglie del territorio
Per l’Associazione Erika è tempo di bilanci, sia generali su quanto fatto che economici in senso stretto.
E il gruppo per la Promozione di attività per l’infanzia, con sede a San Giorgio in Bosco in Via Spino, si dice soddisfatto anche quest’anno: oltre a chiudere il 2011 con un attivo di 10 mila euro, è riuscito a incrementare il volume delle donazioni e il raggio d’azione. Il modus operandi, invece, è rimasto lo stesso, dalla sensibilizzazione costante con iniziative culturali e sociali, all’informazione mediante il proprio periodico Erika News, dalle donazioni private e pubbliche e al supporto e all’insediamento di referenti in tutte le parti del mondo. Nell’ultimo anno, vista la difficile situazione economica nel nostro paese, sono aumentati i finanziamenti verso realtà associative che operano in Italia, nei settori della ricerca, dei servizi ai disabili e del sostegno alle famiglie in difficoltà. Non è comunque diminuito il sostegno ai diritti fondamentali dell’infanzia nel resto del mondo, quali l’istruzione, la salute, l’alimentazione, l’opportunità di vivere in un ambiente protetto in mancanza di una famiglia.
Per esempio, in Bangladesh si è investito per la protezione di nascituri, mamme e neonati; in Cambogia, Laos e Sierra Leone per difendere le bambine dalla violenza; in Romania e Madagascar per le case di accoglienza. Mentre per la crescita culturale sono stati erogati contributi ai progetti scolastici in molti paesi dell’Africa. Senza dimenticare le strutture sanitarie e la fornitura di mezzi di trasporto, in Asia, Europa dell’Est e America latina. Ma la lista fornita dall’Associazione continua.
“Ogni volta che ci presentiamo all’Assemblea dei Soci e agli Amici, proviamo una forte emozione, pensando a quanti sono coinvolti commenta il presidente Isidoro Rossetto.
Ci muoviamo con i nostri piedi di argilla in un mondo di sentimenti e bisogni, temendo spesso di non essere all’altezza delle responsabilità che ci competono. Poi il pensiero va alle realtà che abbiamo conosciuto, e che si aspettano da noi aiuti e risposte che da altri non riescono ad avere. Così, nel nostro piccolo, ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo al lavoro”.
Uno stand con alcuni volontari dell’Associazione