E venne … l’estate!
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6 Ottobre 2016
E VENNE … L’ESTATE!
UN LABORATORIO CULTURALE
Nel nostro piccolo laboratorio culturale arriva sempre qualcosa di nuovo a risvegliare sentimenti ed emozioni e a creare un senso di famiglia ampio e accogliente.
Stavolta è la nostra socia Patrizia Vanin a condurci per mano nel suo mondo, raccontando le vicende che l’hanno vista protagonista di una battaglia contro una malattia, ma soprattutto di un percorso impegnativo per la conquista della sua autonomia della sua libertà.
Con la sua opera “E venne … l’estate!” ci fa entrare in punta di piedi, con un linguaggio umile e semplice, negli anfratti più profondi della sua prorompente vitalità, nutrita da una cultura maturata non solo durante la sua formazione giovanile ma anche dagli echi di tante esperienze vissute nei più diversi ambienti e nei più ampi contesti sociali.
Il libro è scritto anche a più mani, a ricordare gli incontri significativi, in particolare quello con Luciano, suo marito.
L’Opera, dedicata ai suoi nipoti, composta di meno di 100 pagine, e arricchita da alcuni acquarelli della stessa autrice, si legge d’un volo, ma lascia, per i suoi contenuti, molto tempo per la riflessione.
Per aiutare ad entrare nella dimensione dell’opera riportiamo qui alcuni passi della Presentazione di Amelio Anzeliero:
… “La forza della scrittura di Patrizia è rendere la profondità della riflessione in una forma spontanea, fresca, concreta, che ha il profumo e il sapore delle cose belle come gli acquarelli che illuminano alcune pagine.
E venne l’estate!
Il libro è costituito da pensieri, idee, lettere inviate, non inviate e soprattutto ricevute, poesie, annotazioni della cartella clinica: a volte si ha l’impressione di un collage.
Ma l’autrice ha chiaro in mente il filo conduttore, quell’esile filo della vita “da tenere ben stretto”.
… “L’umanità in cui crede Patrizia anche
nei momenti più critici non è mai resa agli ostacoli, ai problemi, soprattutto se ci si riferisce all’altra metà del cielo, di cui l’autrice si occupa come donna, e come donna disabile. Con un tocco di leggerezza e con grande dignità parla della tenacia con cui le donne disabili devono rivendicare i propri diritti, sperando pregiudizi e falsi pudori molto radicati specialmente nella sfera affettiva e sessuale” …
Ed ecco la parte finale della Prefazione del Dott. Andrea Vianello:
… “Dalla lettura dei suoi brevi resoconti emerge chiaramente come le frasi più difficili legate alla malattia siano state vissute da Patrizia con acuta attenzione e volontà di partecipare a tutto ciò che le accadeva intorno: per me questa non è una sorpresa, perché essere protagonisti della propria malattia continuando in qualche modo a “tenerne le fila”, è proprio ciò che contraddistingue le persone destinate a superare le situazioni cliniche estreme, passando tra mille complicazioni e peripezie, così come è stato per Patrizia.
Credo quindi sia fondamentale che, attraverso le parole di questo libro, Patrizia possa trasmettere a tutti l’importanza di mantenere sempre viva questa intrinseca, personale “energia curativa”, indispensabile a superare i momenti più difficili.
Ripensando alle preoccupazioni che ogni tanto la colgono per ciò che ha passato e per il futuro che l’aspetta, colgo infine l’occasione per rassicurarla, in accordo con il mio cantautore preferito: “don’t think twice, it’s all right!”, non pensarci su due volte Patrizia, vedrai chetutto andrà bene!
PERCHÉ QUESTO LIBRO?
E’ un modo per far conoscere una malattia rara come la Miopatia Nemalinica, ma soprattutto per dire che la volontà e la tenacia sono in grado di affrontare molti ostacoli psicologici e che le persone sono tutte uguali nella loro diversità che è sempre una ricchezza, e che la gioia e il dolore sono parte della vita, e che solo provando queste sensazioni ed emozioni si “vive” veramente. Questo libro vuole essere un modo per contribuire alla raccolta di fondi per la ricerca genetica e per sostenere progetti di solidarietà a favore dell’infanzia nel mondo.